Genova. In merito alla notizia relativa alle sale operatorie a rischio infezioni all’ospedale Villa Scassi, la categoria della Funzione Pubblica della Cisl ha chiesto, il 6 aprile scorso, chiarimenti circa la valutazione dei rischi che si possono correre.
La risposta ottenuta dall’azienda, pervenuta il 21 aprile, non ha rassicurato circa la sicurezza dei lavoratori, che non hanno avuto preventiva informazione sul nuovo assetto delle sale chirurgiche del nosocomio di Sampierdarena , e quella dei cittadini, che potrebbero contrarre infezioni sottoponendosi a interventi oftalmici “puliti”, i quali se praticati in concomitanza con altre operazioni di chirurgia svilupperebbero alto rischio di contrarre infezioni che potrebbero determinare danni permanenti al campo visivo.
La Fp Cisl invoca il rispetto delle linee guida dettate dal Ministero della Salute in materia di prevenzione: invece dalla Direzione Aziendale si è ottenuta una “non risposta”: minacciosa verso i lavoratori cui veniva addirittura contestato l’uso improprio di carta intestata aziendale e la mancanza dell’utilizzo dell’ordine gerarchico.
“In qualsiasi azienda pubblica – dice Daniela Notari, Segretario Aziendale Fp Cisl – a seguito di una richiesta di chiarimenti, per di più su un tema tanto delicato come quello della salute pubblica, è necessario aprire un tavolo negoziale di confronto con tutte le parti interessate. L’azienda ci ha risposto 15 giorni dopo dicendo che i lavoratori sono responsabili personali della disinfezione ed è normale che abbiano segnalato il caso: attaccandoli invece sull’uso improprio della carta intestata aziendale. E intanto gli interventi di chirurgia, in quella situazione di rischio e pericolo, proseguono”.