Genova. Questa mattina in regione Pippo Rossetti, assessore alla Formazione e all’Istruzione, ha presentato l’inziativa legata ai voucher disponibili per studenti neo-laureati in cerca di occupazione, ma anche laureati occupati che vogliono migliorarla, disoccupati in possesso di diploma di laurea e non solo: insomma una categoria consistente di persone che potranno accedere a questi incentivi di 6 mila euro da spendere per la partecipazioni di master di formazione.
La particolarità di questo finanziamento è che da una parte lega in rete tutte le regioni: insomma questo voucher non deve essere speso solo in Liguria, ma anche in altre regioni italiane. Se, per esempio, uno studente neo-laureato in Scienze Politiche, ha intenzione di fare un master in comunicazione offerto dalla regione Umbria, può comunque accedere a questi incentivi.
L’assessore Rossetti ha affermato che “I voucher servono perchè laureate disoccupate o laureati occupati o in cassa integrazione possano scegliere il master che preferiscono: spesso è un trampolino di lancio per chi lavora, altre volte è un trampolino per migliorare la posizione. Un ligure può andare in Veneto, nelle Marche, in Puglia, ma ovviamente da qualsiasi regione chiunque può venire a Genova”.
Un effetto secondario non di poco conto di questa iniziativa è quello che permetterà di razionalizzare a livello nazionale l’offerta di master: insomma non replicarli e soprattutto mantenere quelli che più hanno riscontro e partecipazione. Allo stesso tempo, però, si dà accesso a tutti i migliori corsi di formazione sui diversi e specifici temi trattati. “Si va nella direzione della concorrenza e della qualità”, ha sostenuto Rossetti.
E’ importante sottolineare, poi, che questi fondi sono dati dall’Unione Europea, anche se gestiti dagli enti locali “L’Unione Europea è spesso evocata per i fatti eccezionali, per la questione dei clandestini per esempio, dimenticandosi che ha invece una funzione rilevante nella nostra vita quotidiana e questi finanziamenti lo dimostrano”.
Non è un caso dunque, che in occasione della presentazione di questo progetto, si sono mostrati anche i risultati anche di una ricerca che valuta le conoscenze che hanno i cittadini in generale e gli studenti in particolare sulle possibilità che sono offerte dai finanziamenti europei. La ricerca dimostra come esista poca conoscenze e che in virtù di questa disinformazione spesso questi stessi finanziamenti rischiano di essere perduti.