Recco. Il Servizio di Diabetologia di Recco, malgrado la chiusura ufficiale dell’ospedale lo scorso 23 marzo, ha necessariamente proseguito l’attività ininterrottamente, avendo un accesso di circa 300 visite mensili più i corsi di Educazione a Camogli.
“Il servizio erogando sul territorio rappresenta un punto di riferimento di prevenzione riconosciuto dalla popolazione, che non solo va mantenuto, ma andrebbe rilanciato (sempre che alle dichiarazioni le parti politiche vogliano far seguire i fatti e cioè trasferire risorse e servizi dall’ospedale verso il territorio e ridurre le spese per ricoveri)”, spiega la Cgil in una nota.
“In aggiunta, il personale dedicato al settore di diabetologia è stato impropriamente coinvolto nel bando di mobilità (n. 2 infermieri); nel contempo si denuncia anche poca chiarezza nella scelta delle assegnazioni di alcune lavoratrici che hanno ottenuto conferma ai poliambulatori senza avere né limitazioni né legge n. 104 e altri requisiti richiesti per giustificare la scelta – si legge ancora nella note – L’Amministrazione deve prendere atto che i poliambulatori sono un servizio territoriale”.