Cronaca

Rapina in casa Radif: abbligliamento e foto incastrano il rapinatore, caccia al complice (foto)

Genova. Si erano scattati alcune fotografie all’interno dell’albergo di via Prè dove stavano alloggiando, dando un falso nominativo, dopo la rapina ai danni di Alessandra Radif, la nipote del noto commerciante genovese sequestrata la notte tra il 26 e il 27 marzo a Righi. Proprio da queste foto gli investigatori sono riusciti a risalire ad uno dei due aggressori: un giovane nordafricano di 18 anni, Mouhssin Ettahri.

La macchina fotografica era stata ritrovata lo scorso 5 aprile a Savignone, dentro un’auto che i due avevano cercato di rubare dopo essere finiti in un torrente con la vettura con cui erano fuggiti, la Polo della vittima dell’assalto. I due hanno lasciato uno zaino nella macchina, senza riuscire a portarla via, ed il proprietario del mezzo ha trovato, oltre a sigarette tunisine, la fotocamera e l’ha consegnata dai carabinieri: i militari, vedendo quelle foto di due ragazzi in posa con una pistola in mano, hanno capito subito che si trattava dei due rapinatori della Radif e l’hanno consegnata alla polizia.

Uno degli agenti ha riconosciuto l’albergo dove i due avevano trovato alloggio, dalle tipiche pareti azzurrine. Negli scatti era immortalata anche parte della refurtiva (i malviventi avevano rubato 50 euro, una collana di perle, un iPad, un iPhone e un computer portatile). La rapina era durata a lungo e gli assalitori avevano chiuso la donna in bagno per quasi mezz’ora.

Il particolare tipo di abbigliamento, un bracciale e un orologio sono stati notati negli scatti e addosso al giovane, rintracciato e identificato in via del Campo, dove è stato arrestato. Gli agenti della squadra mobile sono ancora sulle tracce del presunto complice, anche lui immortalato nelle foto. Gli inquirenti ritengono che la coppia di malviventi abbia messo a segno altri due atti delinquenziali di rilievo a Genova, sui quali sono in corso indagini.

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