Pulizia del mare a Santa Margherita, Corrado: “Sforzo economico imprevisto, coinvogleremo i privati”.

Santa Margherita panorama

Santa Margherita. Sono oltre 11 mila gli euro stanziati dall’amministrazione di Santa Margherita Ligure per garantire la prosecuzione della pulizia del mare tramite battelli, un’iniziativa che da anni registra la collaborazione dei Comuni compresi tra Camogli e Moneglia, l’Area Marina Protetta e la Provincia di Genova.

Congiuntamente all’utilità del servizio, anche lo sforzo finanziario merita di essere sottolineato: “Per non interrompere questa consuetudine tanto apprezzata quanto efficace – spiega l’assessore all’ambiente Michele Corrado – abbiamo aggiunto ai 7500 euro già previsti più di 4 mila euro da capitoli di spesa specifici per la tutela ambientale che erano destinati ad altre iniziative”.

Una scelta obbligata, prosegue Corrado, indotta dalla diminuzione degli stanziamenti da parte della Provincia e della Regione: “Santa Margherita Ligure non può rinunciare a un’azione di salvaguardia dell’ambiente marino che coniuga egregiamente le politiche ecologiche con quelle turistiche”.

A supporto di questa tesi parlano i dati: nel 2010 sono state raccolte complessivamente 28 tonnellate di immondizia tra alghe, vegetali, foglie, legname, plastica, sacchetti, bottiglie e altri rifiuti di diversa natura. Le “battute” di rifiuti si svolgeranno tra la metà di luglio e la fine di settembre, dalle 10 alle 18 di tutti i giorni. Lo sguardo, però, è già proiettato al 2012: “Tutti i segnali lasciano intendere che gli stanziamenti diminuiranno ulteriormente, e che il futuro di quest’iniziativa dipenderà in misura sempre più cospicua dalla compartecipazione alla spesa da parte dei privati. Insieme alle associazioni di categoria dovremo tentare di sviluppare un piano economico che ci consenta di salvaguardare un servizio di assoluta eccellenza”.

L’ultima considerazione dell’assessore all’ambiente di Santa Margherita interessa infine i battelli: “Raccogliendo osservazioni provenienti da più parti sulla non totale eco-compatibilità dei natanti attualmente utilizzati, dotati di motore a scoppio e alimentati a benzina, ritengo che nulla vieti di convertire in futuro questi motori con altri a propulsione elettrica”.

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