Cronaca

Operazione “Pin Code”: sgominata la banda dei bancomat, operavano nel levante

Genova. Una vera e propria cellula genovese specializzata nella manomissione degli sportelli bancomat del capoluogo ligure, in particolar modo nel Levante, Valpolcevera e Valbisagno. E’ questo il profilo presentato dalla polizia postale di Genova dopo l’arresto dei due cittadini stranieri, catturati l’altro ieri in piena flagranza di reato, nell’ambito dell’operazione “Pin Code.

“Abbiamo catturato i due malviventi proprio mentre tentavano di installare gli skimmer, gli apparecchi che registrano i dati relativi ai bancomat – spiega Paola Capozzi ,dirigente compartimento polizia postale e delle comunicazioni “Liguria” (Genova) – I dati poi venivano riapplicati su altri supporti magnetici bianchi su cui è possibile fare prelievi illeciti in tutto il mondo”.

Ma gli episodi di clonazione di bancomat e carte di credito sembra dilagare a Genova e non solo.

“E’ una fenomenologia in grande espansione – continua il primo dirigente – Era stata particolarmente monitorata proprio Genova perché da gennaio avevamo ricevuto diverse segnalazioni, molte denunce di cittadini che si sono visti clonare le carte. Un’attenta analisi e un monitoraggio dei flussi di prelievo e dei bancomat ci ha permesso, dopo numerosi appostamenti, di arrestare questi cittadini stranieri”.
“Si tratta di organizzazione internazionali – spiega Capozzi – in quanto sono episodi che si verificano in tutta Europa”.

“Operavano in piena tranquillità perché camuffavano i loro atteggiamenti posizionando all’interno di pezzi originali di bancomat placchette microscopiche in grado di registrare tutti i dati. Una microcamera nascosta, permetteva poi di catturare i codici degli ignari consumatori – spiega il primo dirigente della polizia di stato”.

Il consiglio della polizia postale per non cadere più nella trappola degli “haker” delle carte di credito è molto semplice: “Può sembrare banale – continua il primo dirigente .- ma ci siamo resi conto che basta coprirsi attentamente la mano al momento della digitazione del codice. Se la mano non è perfettamente corrispondente alla tastiera il codice viene carpito ugualmente.”

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