Genova. Ridurre i punti nascita in Liguria per avere un’offerta più razionale e di maggiore qualità. Lo ha ribadito oggi il presidente della Regione Claudio Burlando commentando il rinnovato percorso nascita del Gaslini, dove – ha ricordato il direttore sanitario Silvio Del Buono – metà delle partorienti arriva dal resto della Liguria e da altre regioni.
“Vorremo avere sempre risorse per finanziare interventi di qualità come questo, che conferma la bontà della scelta della Regione di ridurre i punti nascita per migliorare la qualità – ha detto il Governatore – Entro breve completeremo le quattro chiusure stabilite (Spezia, Genova, Albenga e Imperiese) con un risparmio di circa 10 milioni di euro. Ma più che il risparmio è importante la maggiore qualità che si riesce ad avere nei centri esistenti, sia per la presenza di persone qualificate sia per la presenza di persone qualificate sia per la continua attività, che al Gaslini arriva ben oltre la soglia di mille nascite l’anno”.
Il Gaslini ha rinnovato il suo percorso nascita con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza sia al bambino sia alla mamma attraverso nuovi servizi, tra cui una “recovery room ostetrica adeguatamente attrezzata per seguire le pazienti critiche”.
Fin dal momento dell’accoglienza, il Gaslini prende così in carico mamma e bambino e per la fase del parto introduce in particolare la parto analgesia disponibile tutti i giorni 24 ore su 24. La recovery room ha personale dedicato e addestrato per le pazienti che hanno bisogno di una assistenza superiore a quella di un reparto di degenza, ma inferiore a quelli di una unità di terapia intensiva. In caso di necessità, è può accadere 2-3 volte l’anno, è stato spiegato, la paziente viene trasferita al vicino San Martino.