Politica

Mostra al Ducale, Vincenzi: “Storia Pci va studiata”, Rosso: “Quanto è costata?”

Palazzo ducale

Genova. La mostra “Avanti Popolo” a Palazzo Ducale, sulla storia del Pci, ha creato diverse reazioni nel mondo politico. Da una parte ricordo, dall’altra sconcerto.

“Non ho nostalgia ma non rinnego nulla, sono stata iscritta al Partito Comunista e ne sono orgogliosa”. Ha detto oggi la sindaco Marta Vincenzi all’inaugurazione sottolineando “il senso di una iniziativa come questa nel 150/o dell’Unità d’Italia va cercata anche nell’invito che il presidente Giorgio Napolitano ha fatto di utilizzare momenti di incontro e di discussione per fare chiarezza ed evitare di andare dietro a pregiudizi e a storie falsamente raccontate o rimosse”.

“Io credo che nella grande storia del Partito Comunista Italiano – ha aggiunto il sindaco – l’aggancio più utile con i 150 anni della storia d’Italia risieda nella consapevolezza che ha accompagnato i 70 anni di vita di questo partito di potere svolgere una funzione nazionale”. Vincenzi ha poi ricordato come “l’obiettivo di quel lottare, di quel militare, di quel riconoscersi nel Partito Comunista Italiano era di contribuire alla crescita di una classe dirigente all’altezza del Paese nei tanti momenti in cui questo Paese ha avuto bisogno che le sfide del cambiamento venissero raccolte e coinvolgessero una grande quantità di persone”.

La mostra, ha concluso il sindaco, “racconta anche i tanti errori commessi, la difficoltà a staccarsi dall’egemonia dell’Unione Sovietica. La storia del Pci va studiata anche se non condivisa, compresa, non rimossa”.

Indignata invece la reazione di Matteo Rosso, capogruppo Pdl che ha già preannunciato un’interrogazione “per sapere se sono stati spesi soldi pubblici e in caso affermativo quanto è stato sborsato”.

Secondo Rosso “è grave che vengano spesi soldi dei cittadini finanziando manifestazioni dove appare evidente la parzialità della kermesse e quando spesso e volentieri le istituzioni locali lamentano la carenza di fondi per la cultura e per il sociale”.

“Altro che manifestazione di alto livello culturale – ha continuato il Capogruppo del Pdl – iniziative di questo tipo a parere mio non sollecitano alcuna riflessione e nessun confronto. Quella di questa mattina è una manifestazione da festa dell’Unità o convegno di partito, in perfetto stile comunista, con interventi a senso unico da parte di esponenti della stessa area politica e culturale”.

“Una kermesse tra l’altro che è stata accompagnata da una martellante campagna promozionale da decine di migliaia di euro di costo, spesi per manifesti, depliant, inviti e quant’altro. Non e’ accettabile trasformare un convegno politicamente schierato in un evento istituzionale, e magari finanziarlo pure con risorse pubbliche”.

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