Genova. “Omar ti ho sempre ritenuto un ottimo calciatore. Ora so che come uomo sei un Campione”. E’ pace fatta tra i tifosi genoani e Omar Milanetto.
Chiamato in causa dagli stessi tifosi con un comunicato ufficiale in cui manifestavano il loro punto di vista sul derby e chiedevano di fatto le scuse del giocatore, Milanetto poco fa ha dichiarato “chiusa la questione” con una nota (di scuse) ufficiale: “In merito agli strascichi seguiti all’ultima partita desidero intervenire per censurare e scusarmi pubblicamente, a mente fredda, per le parole fuori luogo, al di là delle intenzioni, espresse dopo il gol-vittoria di Boselli nel derby, derivate dalla concitazione del momento, dallo stress ambientale dei giorni antecedenti e dai cori indirizzati alla squadra nel secondo tempo. Con l’occasione – conclude il giocatore rivolgendosi alla città – rinnovo stima, gratitudine e affetto verso tutti i sostenitori genoani, considerando chiuso l’episodio”.
“E adesso godiamoci questi momenti e facciamola finita una volta per tutte… anche in questo siamo unici ” chiosa un tifoso sul Muro dei Grifoni.
Archiviata la querelle con Milanetto, il Genoa comincia, anche se in ritardo, a godersi la vottoria di quello che a detta dei tifosi stessi è stato “un derby dalla portata storica”.
“Era un sogno che tutti noi coltivavamo da anni – si leggeva nel comunicato ufficiale della tifoseria organizzata del Genoa – Anni di derisioni e di arroganza. Sopportare chi vinceva senza nessun merito come tifoseria, tifosi che spuntavano come funghi se vincevano qualcosa e sparivano dopo due partite perse. E noi sempre lì, in 5000 a Ravenna, a S.Marino. Ovunque e comunque. Noi scendevamo in C, loro salivano in A. E giù funerali, ma noi sempre li. A mente fredda siamo sicuri che capiranno che e stato solo amore. Noi non volevamo perdere quel sogno”.