Economia

Intesa autotrasporto, Giachino: “Genova apripista”, Trasportounito: “Insufficiente e controversa”

Genova. L’intesa raggiunta ieri sera dal comparto, che ha permesso la revoca del fermo degli autotrasportatori, inizialmente previsto per lunedì 9 maggio, ha trovato il parere favorevole anche del sottosegretario alle Infrastrutture, Bartolomeo Giachino che oggi ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto a Genova grazie alla sapiente capacità concertativa del Presidente Merlo e alla disponibilità sia della committenza che delle associazioni degli autotrasportatori. L’accordo genovese sarà utile per il confronto che stiamo portando avanti al tavolo degli Accordi di programma che avrà la sua prossima riunione mercoledì 11 maggio alle ore 17”.

“Una delle norme più importanti del tavolo governativo a tre (Governo-Autotrasporto- Committenza) è stata la norma inserita nella Legge 127/2010 che definisce i tempi di attesa al carico e allo scarico della merce. La norma entrata in vigore ad aprile è molto importante per migliorare l’efficienza logistica del Paese (22mi al mondo mentre abbiamo la 10a economia del mondo) ed è la prima azione entrata in vigore del nuovo Piano Nazionale della logistica; prevede possibilità di deroghe proprio per le specificità dell’organizzazione portuale, Accordi di programma per ogni porto”, ha concluso Giachino.

Opposta la visione della rappresentanza sindacale di Trasportounito che con un documento consegnato all’Autorità Portuale, ha espresso tutte le riserve sull’intesa, in realazione soprattutto ai tempi di attesa dei veicoli industriali nel porto di Genova.

Secondo l’Associazione Trasportounito Genova, che si è dissociata dalle altre associazioni dell’autotrasporto, “i contenuti dell’intesa non soddisfano le richieste della categoria, condivise in assemblee unitarie, quanto meno sul versante della concretezza e della immediata applicabilità degli indennizzi e della funzionalità economica del ciclo portuale.
E’ inoltre ritenuta “insufficiente, controversa e volutamente inapplicabile la Legge 127/2010 nella parte riferita agli “Accordi di Programma” nelle attività portuali”.

Da queste considerazioni e in vista del fermo nazionale, proclamato dal 16 al 20 maggio, Trasportounito si riserva di proseguire l’azione di protesta nel caso in cui gli impegni assunti in tema di tempi di attesa si rivelassero alla prova dei fatti inadeguati e insufficienti.

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