Roma. “Sarà sicuramente messa nero su bianco l’esortazione ai vescovi affinché invitino le persone a fare denunce e segnalazioni dei casi di abusi sessuali da parte di sacerdoti”.
Il cardinale Angelo Bagnasco, oggi a Roma per la 63/a assemblea generale della Cei, ha confermato che l’esortazione ai vescovi sarà inserita nella guida anti-pedofilia che la Conferenza Episcopale Italiana sta elaborando, in adesione alla recente Lettera circolare della Congregazione per la Dottrina della fede. “Questa cosa è già nella prassi di fatto – ha aggiunto – ma sarà messa nelle linee guida nazionali”.
L’arcivescovo in conferenza stampa alla domanda di un cronista che chiedeva come potesse la Chiesa non sapere nulla delle azioni di don Seppia, ha risposto così: “C’è la triste, tristissima possibilità, che è di ogni persona, di vivere una schizofrenia esistenziale.Purtroppo questa possibilità esiste – ha detto – fa parte della nostra libertà e anche della complessità interiore. C’é chi vive doppie e triple vite facendo bene anche il proprio lavoro e portando avanti i propri compiti”.
Secondo Bagnasco, “purtroppo è possibile che non ci siano segnali, o denunce, o altri aspetti come semplici voci e allusioni da parte della stessa comunità cristiana. Ci si può trovare di fronte a situazioni che sono un fulmine a ciel sereno. L’importante – ha aggiunto il cardinale – è non escludere questa possibilità a priori”. Inoltre “é fondamentale poter intervenire tempestivamente, farlo subito, al primo ‘fumus’, come indica la Congregazione per la Dottrina della fede”.
Il cardinale ha quindi messo in evidenza la “necessità assoluta e imprescindibile per noi sacerdoti, e anche per ogni persona, di custodire se stessi, e farlo in una prospettiva di fede”.