Finale Ligure (Savona). Matteo Giordano lavorava come giardiniere presso il campeggio “San Martino” da una trentina d’anni e, a quanto pare, non aveva mai dato particolari problemi. Solo nell’ultimo periodo l’uomo, 89 anni, aveva dato qualche segno di squilibrio che in molti, però, hanno attribuito all’età avanzata.
A scatenare il suo raptus di follia, questa mattina, sarebbe stata una lite scoppiata per futili motivi con Rosanna Piattino, 65 anni, genovese di origine e suocera del gestore del camping situato sulle alture finalesi. Un diverbio che ha portato l’uomo a procurarsi un’accetta nel magazzino che si trova all’interno della struttura e a sfogare la sua ira sulla donna, colpita violentemente e più volte alla testa. Poi, Giordano ha preso la macchina per raggiungere poco dopo la caserma dei carabinieri di Spotorno e costituirsi. Nel mentre sono stati gli stessi parenti della vittima e titolari del camping a dare l’allarme.
Questi i fatti di una mattinata di follia che, qui, lascia tutti increduli. Intanto, il pm Danilo Ceccarelli, titolare dell’inchiesta, ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima (prevista per domattina alle ore 9 e eseguita dalla dottoressa Benedicta Astengo), mentre per questo pomeriggio è previsto l’interrogatorio dell’assassino.