Genova. La giovane automobilista imputata di omicidio colposo per la morte del motociclista Michele Giarraffa, durante un incidente che avvenne nell’estate 2008 lungo l’Aurelia, all’altezza di Arenzano, è stata assolta con la vecchia formula dell’insufficienza di prove.
Quella sera il 23enne Giarraffa, a bordo di una Yamaha R6, stava procedendo verso ponente. Dagli accertamenti effettuati risultò che il motociclista, all’uscita dalla galleria, in località Pizzo, e al termine di una semicurva, si sarebbe trovato davanti l’auto, che stava manovrando per compiere un’inversione di marcia, andando a sbatterci contro.
L’automobilista, M.S., che viaggiava in compagnia di altre due persone, non aveva assunto alcol o sostanze stupefacenti, come dimostrò il test specifico al quale fu sottoposta. Dalle testimonianze è emerso che nell’incidente fu coinvolta anche un’altra vettura, poi sparita, che si era fermata per far compiere la manovra alla donna.