Genova. La tragica situazione di Fincantieri non interessa soltanto i dipendenti diretti dell’azienda, ma tutto il capoluogo ligure. Dimostrazione lampante ne sono le testimonianze di solidarietà da parte dei commercianti, dei tassisti e di tutte le categorie. “Stiamo ricevendo molte telefonate – spiega Bruno Manganaro, segretario Fiom Cgil – le persone sanno che stiamo difendendo posti di lavoro e sono pronte a schierarsi al nostro fianco”.
“Il nostro intento è stato raggiunto – continua Manganaro – la cosa assurda è che per ottenere l’attenzione del Governo abbiamo dovuto mettere in atto una manifestazione di protesta così forte e bloccare tutta la città”. Ieri, infatti, davanti alla Prefettura ci sono stati momenti di forte tensione, in alcuni istanti quasi da guerriglia urbana.
Nel pomeriggio si svolgerà un vertice in Regione a cui prenderanno parte i sindacati e una delegazione di dipendenti del cantiere di Sestri Ponente. “Parlaremo soprattutto delle strategie da attuare durante l’incontro del prossimo 3 giugno – conclude Manganaro – quello che dobbiamo fare è ottenere il ritiro di un piano industriale così assurdo e riaprire una nuova discussione”. Bisogna ricordare che l’attuale piano prevede 2551 esuberi, la chiusura definitiva dei cantieri di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabia, oltre che il ridimensionamento di quello di Riva Trigoso.