Genova. Un Primo maggio che non ha visto solo negozi chiusi, spiagge affollate e Euroflora presa d’assalto. Ieri si è voluto anche pensare alla Festa del Lavoro, troppo spesso calpestato e negato, in particolar modo per le donne. E proprio il “gentil sesso” si è ritrovato in piazza Caricamento, nel segno di quel “Se non ora quando?” che tanto ha fatto parlare lo scorso febbraio.
Tante donne ancora una volte tutte assieme per chiedere a gran voce il ripristino della legge 188 del 2007, “la lettera delle dimissioni in bianco”, che attraverso un modulo numerato da scaricare online rendeva di fatto impossibili le lettere di dimissioni in bianco.
Seconda richiesta: le quote di genere che anche se temporanee dove sono applicate rendono paritarie le posizioni apicali di donne e uomini. E per finire il congedo per paternità obbligatorio a stipendio intero, in modo da garantire uguali diritti ai padri che vogliono accudire i propri figli nei primi mesi di vita.