Politica

Genova, Rifondazione Comunista: “Con Vincenzi o Pinotti? Coi lavoratori”

bandiera rifondazione comunista

Genova. Rifondazione comunista spiega di aver fatto una scelta ben precisa in questi anni, cioè quella di rappresentare le ragioni dei lavoratori e dunque di essere l’opposizione di sinistra al centrosinistra. “Non Marta Vincenzi, ma Pd e centrosinistra portano avanti una campagna di privatizzazione e smantellamento delle aziende partecipate e dei servizi pubblici, che comincia nel 2004 con Amt e di cui oggi si raccolgono i frutti avvelenati e vanno avanti arruolando in giunta un pezzo di centrodestra”, spiegano gli esponenti genovesi del partito.

“Sul ribaltamento a mare di Fincantieri come su Amt/Ratp o su Aster e Carlo Felice la rincorsa a ingraziarsi il padrone di turno (Bono, Garrone e i ‘finanziatori del Carlo Felice’, Transdev o Ratp, Assedil) si scontra inesorabilmente contro ciò che solo chi è accecato dalla logica del mercato non vede: il privato bada ai propri affari, non a quelli dei lavoratori e dei cittadini genovesi”, continuano.

“Rifondazione Comunista a Genova riparte dalla centralità del mondo del lavoro, dalla necessità di radicarvisi e di dargli una rappresentanza politica, che un centrosinistra amico dei Berneschi, dei Garrone, dei Calvini, dei Bono non può garantire. La campagna elettorale è l’occasione per illustrare la nostra idea di città: una città dei e per i lavoratori, la difesa dell’industria e del sistema produttivo e portuale, delle aziende partecipate, che vogliamo pubbliche e sottoposte a un sistema di controllo da parte di lavoratori e utenti. Un’idea che vogliamo discutere e sviluppare con altri soggetti sociali e politici interessati. Questa è la nostra alternativa alla destra”, concludono. Domani, alle 17, presso la sala Manifattura Tbacchi in via Soliman a Sestri Ponente, si svolgerà un incontro per affrontare questi temi.

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