Genova. “Con il decreto del Governo Berlusconi si mette una pietra tombale sulle aste dei bagni previste dalla direttiva Bolkestein perché le aree demaniali con le costruzioni dei bagni da concessioni diventano diritti di superficie e così escono dalle maglie dell’Europa”.
Esulta così il vicepresidente del consiglio regionale Luigi Morgillo dopo la notizia del decreto dello sviluppo varato dal Consiglio dei Ministri.
“Le concessioni balneari si trasformano in un diritto più sostanzioso e duraturo che è il diritto di superficie. Questo garantisce agli operatori una prospettiva di sviluppo autentico che significa ripresa degli investimenti e dell’occupazione, e nei nostri litorali la ripresa piena di un settore trainante per l’economia del territorio. In un colpo solo si supera la direttiva capestro”.
“La novità – prosegue l’esponente del Pdl – riguarda tutte le aree costiere occupate da edificazioni aventi qualunque destinazione d’uso ancorché realizzate su spiaggia o scogliera. Col diritto di superficie i beni sono proprietà di chi li costruisce per 90 anni e sparisce il regime vulnerabile delle concessioni”.