Genova. “Vogliamo confermare lo stabilimento di Fincantieri a Sestri Ponente come cantiere per le costruzioni navali. Non siamo d’accordo ad altre opzioni, soprattutto a quella delle riparazioni navali”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche del Lavoro, Mario Margini alla vigilia dell’incontro relativo a Fincantieri.
“Al massimo possiamo accettare che vengano costruite altre navi, ma queste discussioni andranno avanti per mesi. La tempistica, però, parla chiaro: il decreto Mille Proroghe ha stanziato i finanziamenti per costruire la nuova piattaforma a mare. E’ da fare”.
Pare che i vertici dell’azienda si chiedano come verrà utilizzata la piattaforma, Margini risponde sicuro: “Chiariamo che la piattaforma sarà di proprietà dell’Autorità Portuale, sarà lei a decidere come utilizzarla. Ora Non possiamo perdere l’ultimo treno che abbiamo: dobbiamo fare un accordo di programma che dica che in quello spazio di mare va riempito per attività industriali. Quindi ci sarà la discussione sull’accordo generale e a quel punto si stabilirà cosa ci va lì”.
La crisi del settore è ancora forte, un centinaio di lavoratori sono a casa da qualche mese in cassa integrazione con uno stipendio inferiore agli 800 euro. “Questa è una situazione drammatica – spiega Margini – non solo per Fincantieri, ma anche per tante altre imprese dell’indotto. Sono più di mille i dipendenti persi, è vero che numeri del genere non sono da impatto sociale, ma sono persone lasciate in gravi difficoltà economiche. Non possiamo permettere che Genova perda la cantieristica”.
Elisa Zanolli – Alberto Maria Vedova