Cronaca

Genova, dal Sud America cocaina pura nascosta dentro le ventole dei pc: tre arresti (foto)

Genova. Trasportavano ingenti dosi di cocaina dall’Equador fino in Italia con un sistema ingegnoso: la droga veniva infatti nascosta dentro le ventole di raffreddamento del computer. Scoperti dal nucleo investigativo dei carabinieri di Genova a finire in manette sono stati tre uomini, tutti genovesi: Emanuele Schiaffino, Davide Meloni, Adriano Oggianu.

Il sistema messo a punto era davvero intelligente e difficile da scoprire, come spiega il capitano Alessandro Ciuffolini, comandante della Seconda Sezione Nucleo investigativo: “La cocaina veniva nascosta nelle lamine di raffreddamento dei computer, quindi spedita dall’Equador e attraverso l’Inghilterra arrivava in Italia ed era destinata al mercato ligure. La segnalazione ci è arrivata dalla dogana britannica, la droga è stata quindi recuperata all’aeroporto Colombo. Non ci sono prove per parlare di un’organizzazione di alto livello, anche se sicuramente un sistema ingegnoso come questo presuppone importanti contatti. La cocaina, quasi allo stato puro, si presentava in pietra dura e visto il quantitativo è possibile che l’organizzazione si stesse preparando per la stagione estiva, quando in Liguria arrivano molti turisti”.

La segnalazione è arrivata dalla HM Revenue & Custom britanniche che ha segnalato l’evento ad Europol, la quale ha informato la direzione centrale servizi antidroga di Roma, che ha immediatamente attivato il nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Genova.

I plichi di cocaina risultavano destinati ad un negozio di articoli elettronici di Carasco, di proprietà di Emanuele Schiaffino, 30enne di Rapallo. I successivi approfondimenti e riscontri incrociati hanno confermato che facevano parte dell’organizzazione anche Davide Meloni, cognato di Schiaffino, e Adriano Oggianu, quest’ultimo vecchia conoscenza dei militari, in passato già condannato a 11 anni di reclusione per stupefacenti.

Nel corso del blitz i militari hanno sequestrato circa 1,5 kg di droga, del valore complessivo di minuto di circa 500 mila euro.

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