Genova. La campagna nazionale “Libera la Benzina” sta raccogliendo successi politici bipartisan tra i parlamentari dei vari schieramenti che aderiscono alla proposta di riforma del settore.
E’ ormai un coro di consensi attorno alla ”necessità impellente di introdurre disposizioni finalizzate ad aumentare la concorrenza nel mercato dei prodotti petroliferi nel suo complesso, per ottenere il massimo beneficio in termini di contenimento dei prezzi”.
Il progetto ha già raccolto l’adesione di cinque gruppi parlamentari e il consenso di 250.00 firme di cittadini.
Anche in Liguria si sta intensificando il lavoro di sensibilizzazione verso i consumatori, soprattutto grazie all’iniziativa della Faib, la federazione dei benzinai aderente a Confesercenti, impegnata al massimo, insieme alle strutture provinciali della Confederazione, nella raccolta delle firme per dare un sostanzioso contributo al raggiungimento delle 20.000 firme a livello regionale.
“Anche la Liguria – dice il Presidente regionale Faib, Aldo Datteri – vuole dare il suo contributo per sostenere il disegno di legge di iniziativa parlamentare sulla riorganizzazione e l’efficienza del mercato petrolifero e per il contenimento dei prezzi dei carburanti in generale e soprattutto per quelli relativi all’autotrazione, che molto pesano sull’aumento dei prezzi dei prodotti di largo consumo”.
Non tutti sanno che in Italia il prezzo elevato dei prodotti petroliferi, che non ha riscontro in Europa, è determinato dalla forte incidenza dell’accise di Stato (tassazioni varie che si sono accumulate nel corso dei decenni) che incidono per oltre il 30% sul prezzo di vendita del prodotto.
L’iniziativa è congiunta tra Faib Confesercenti e Fegica Cisl e si propone di raggiungere le 500.000 firme, necessarie al sostegno del disegno di legge di riforma, entro il 31 Maggio, per poterle poi consegnarle ai Presidenti di Camera e Senato.
“Siamo nel vivo della campagna di raccolta popolare delle firme – spiega il Presidente Datteri – e tutti i gestori dei punti vendita carburanti sono impegnati nel raccogliere le firme tra la loro clientela abituale. La novità di questa mobilitazione è che per la prima volta i gestori escono dai loro impianti per raccogliere direttamente le firme di adesione anche all’esterno del proprio spazio di lavoro, con presidi sui mercati rionali e in realtà urbane specifiche, come le isole pedonali, dialogando con i cittadini e spiegando loro i motivi dell’iniziativa. Un contatto sociale e politico importante che sta dando buoni risultati tecnici e numerici, che continuerà e si intensificherà nei prossimi giorni fino ad arrivare all’obbiettivo posto alla nostra regione. Siamo sicuri – conclude Datteri – che sarà fattibile anche grazie allo stesso impegno di Confesercenti che ha messo a disposizione i propri uffici e le sue strutture di comunicazione, a livello territoriale, per dare il massimo risalto all’iniziativa”.