Genova. Il gip ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore: la settimana prossima verrà dato l’incarico al perito per una valutazione psichiatrica su Piotr G., il giovane polacco che nella notte tra l’11 e il 12 settembre colpì la figlia di tre anni con un forchettone procurandole ferite al viso, al torace e a un braccio.
Il pm a marzo aveva chiesto il giudizio immediato per il giovane polacco, accusandolo di tentato omicidio aggravato dall’aver commesso il fatto in danno di un discendente e per motivi futili e abbietti e per aver adoperato sevizie e agito con crudeltà. L’avvocato Lavagnino, suo difensore, aveva poi chiesto il rito abbreviato subordinato all’espletamento di una perizia psichiatrica per valutare se l’uomo all’epoca del fatto era totalmente o parzialmente incapace di intendere e di volere.
“Se è vero che con questa mano ho colpito mia figlia – disse all’epoca del fatto – questa mano dovrebbe essere tagliata”. Piotr inoltre aveva tentato il suicidio in carcere ma era stato salvato da un agente della polizia penitenziaria.
I consulenti della difesa, Andrea Lomi e Stefano Lionetti, che avevano visitato più volte l’uomo, in carcere, avevano evidenziato una patologia psichiatrica che, secondo loro, merita un approfondimento.