Genova, arrivano le “tagesmutter”: case-asilo per sostenere maternità e lavoro

Genova. La società di oggi, in particolare quella italiana, non aiuta le mamme: è un dato di fatto. Ma conciliare la maternità con il lavoro a Genova, d’ora in poi, sarà un po’ meno complicato. Direttamente dal Trentino, e ancora prima dal Nord Europa, arrivano anche nel capoluogo ligure le “tagesmutter”, le mamme di giorno, ovvero nuove figure professionali che assistono e guardano i bambini direttamente a casa propria.

Un pò tate e un pò mamme, le tagesmutter, previo selezioni e un corso di formazione “rigoroso e serio” hanno dalla loro pregi indispensabili per la donna moderna: garantiscono la personalizzazione del servizio, flessibilità di orario e assistenza saltuaria.

“La famiglia va sostenuta con interventi sociali che vanno incontro alla necessità di scelte che spesso non coincidono con il solo asilo – spiega la consigliera comunale, Pd, Maria Rosa Biggi promotrice del progetto a Genova – senza contare il lavoro sempre più flessibile e la struttura stessa della famiglia che spesso non aiuta”.

Dopo un adeguato corso di formazione, le mamme selezionate potranno accogliere in casa fino a cinque bambini da 0 a 3 anni, ma anche oltre, fino a 14 anni. “Spesso le donne,, se vogliono avere un bambino,  rinunciano a volte al  lavoro altre a un secondo figlio,  in questo modo, invece, si offre un’occupazione e si aiuta la donna a non lasciare il proprio impiego”.

“Dare un aiuto sostanziale alle mamme che lavorano è di grande interesse per la nostra amministrazione – ribadisce Roberta Papi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Genova – sappiamo che nonostante ci siano leggi importanti nel Paese, il lavoro di cura di figli e casa pesa soprattutto sulle spalle delle donne, spesso alle prese anche con la cura dei genitori”.
Ma il progetto secondo l’assessore Papi è “molto interessante anche perchè può creare occupazione femminile”, in un momento come quello attuale in cui il tasso di disoccupazione dell’altra metà del cielo è fra i più alti d’Europa e corrisponde anche a una minore natalità. “Va infatti sfatato il mito delle donne madri e casalinghe, anzi – prosegue la Papi – le donne fanno figli quando hanno la certezza di entrate economiche. Il lavoro per le donne è quindi fondamentale”.

“Ci auguriamo – è la conclusione dell’assessore comunale – che la sfida lanciata da queste giovani donne venga accolta non solo dal Comune ma anche da tante mamme genovesi”.

Alberto Maria Vedova – Tamara Turatti

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