Genova. “Ora basta! A tutto e tutti. E’ arrivato il momento di scendere in piazza, non per rivendicare un’appartenenza politica, ma per esigere ciò che non ci è mai stato dato: Democrazia, Importanza e Giustizia. Stanchi di un Paese gestito da “mafiosi” dove il nepotismo ci sta inesorabilmente trascinando verso il fondo. Stanchi di una classe politica che non ha più il senso del dovere verso i suoi datori di lavoro: NOI. Stanchi di un sistema bancario che ci ricatta. Stanchi di essere pedine di un gioco che non ci ha mai divertito. Nessun colore, nessun partito. Solo la voglia di avere qualcosa di vero, che funzioni. COME TANTE PICCOLE FORMICHE FACCIAMO SPARIRE LA CARCASSA DEL VECCHIO LEONE MORTO! E’ tempo di gridare!”.
Con questi ideali ieri sera, alle 21, nel cuore di Genova sono scesi in piazza tantissimi giovani e meno giovani con striscioni, manifesti e tutto quanto potesse servire per dire basta e protestare.
“L’idea è quella di creare un presidio piu o meno permanente come nelle altre città – si legge nella bacheca genovese – intanto sarà un modo per conoscerci, scambiare le idee e organizzarci un po’ meglio”. In concreto spiega Simone: “A Milano hanno creato un presidio in piazza del Duomo che va aumentando di numero, e nei prossimi giorni ci sarà un concerto o qualcosa del genere e loro sfruttano l’occasione per parlare con la gente e far conoscere il movimento.. tanto vediamo che succede”.
Il movimento “Italian Revolution – Democrazia reale ora” è da poco sbarcato sotto la Lanterna, nato per per abbracciare e sostenere il movimento spagnolo Democracia Real Ya, che negli ultimi giorni assedia pacificamente le piazze iberiche. Sotto il cielo di piazza De Ferrari si può anche fermarsi a dormire, anche se i più tornano a casa.
Il primo a lasciare un segno del suo passaggio sulla bacheca di Facebook due ore dopo l’inizio dell’evento è Antonio: “Fuori dalla politica è vero? Allora stiamo fuori dalla politica non era necessario nemmeno dirlo, non credete? Io sono vicino ai cassaintegrati tutti, ai lavoratori in mobilità, ai disoccupati ai precari, ai pensionati, agli schiavi delle banche, agli schiavi del mutuo, ai sottomessi per un posto di lavoro, alle mamme italiane, ai pensionati italiani, insomma io sono vicino alla gente. Nel 2012 a Genova si voterà per le comunali e sarà li che vedrò il cambiamento? Sarà una speranza o realtà?”.
Ad Antonio risponde Wanessa: “Sono tornata anche io da poco… devo dire una cosa però Antonio… i ragazzi sembrano molto combattivi ed ora devono trovare cosa, oltre l’entusiasmo, li fermi nella piazza. Nessuno ha mancato di rispetto ed i “venti di guerra” che si sono avvicinati al presidio sono stati respinti sul nascere… spero di tornare domattina e vederli ancora lì… mi fermerò con loro…”.
Chi scrive a notte fonda è più entusiasta, come Andrea: “Direi veramente un buon inizio ora vengono i momenti più duri trovare le motivazioni per non fermarsi ma di quelle ne abbiamo tante. Si parlava di proporre qualche iniziativa, una l’avrei fare volantinaggio nelle fabbriche o aziende di Genova e portare in piazza anche loro sicuramente avran voglia di gridaere il loro malcontento e adotterei anche il metodo 5 stelle, entrate nei consigli comunali e portate in piazze i loro truschini, usiamo le loro armi contro di loro, ionformiamo la gente ..diciamo la verità. continuate così!”.
Oppure Roby: “Sono stata in piazza De Ferrari e che dire: ragazzi siete fantastici. Purtroppo non potrò essere presente insieme a voi tutte le sere ma ….. per qualunque cosa fate un fischio”.
Quello di ieri sera è stato un piccolo successo, ma “Italian Revolution – Democrazia reale ora” non ha intenzione di fermarsi e continuerà a manifestare al grido, per ora simbolico, di “Toma la Calle”, letteralmente “Prenditi la strada”.