Regione. Anche SEL esprime la sua solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente.
“Questa ristrutturazione fermerebbe la produzione per tre anni senza alcuna garanzia di rientro per i lavoratori – fa sapere il gruppo consiliare in una nota – non è accettabile che si disperda un patrimonio produttivo di eccellenza come quello della cantieristica”.
“Pare evidente che quando i lavori per il ‘ribaltamento a mare’ saranno terminati, solo alcuni dei più giovani rientreranno in uno stabilimento in cui sarà molto difficile contrattare su salario, ritmi di lavoro e salute. Per altra via si procede con il metodo Marchionne del ricatto occupazionale, per ridurre lo spazio di agibilità dei lavoratori all’interno della fabbrica, con il rischio che tra tre anni raddoppieranno i precari delle ditte d’appalto in una fabbrica senza più tutele per gli operai.
SEL chiede che la voce dei lavoratori non resti inascoltata ed esprime loro la massima solidarietà”.