Il consigliere regionale Ezio Chiesa ha presentato oggi una interrogazione urgente al presidente della giunta regionale Burlando per sapere se è stato approntato il disegno di legge per vincolare le aree ad uso industriale dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso.
“Il consiglio regionale in data 28 aprile ha approvato all’unanimità una mozione che vedeva quale primo firmatario il sottoscritto – afferma Chiesa – nel quale si impegnava a predisporre un disegno di legge che confermi nella pianificazione urbanistica della Regione il vincolo di destinazione industriale e cantieristica per le aree, sia quelle demaniali che quelle di proprietà di Fincantieri, attualmente occupate dal cantiere navale di Riva Trigoso, evitando qualsiasi possibile speculazione edilizia”
Secondo alcune anticipazioni il Piano industriale della Fincantieri che sarà presentato lunedì ai sindacati, in attesa del definitivo via libera di Fintecna, prevede la graduale soppressione della parte navale e contestualmente il potenziamento dell’officina adibita alla costruzioni di sistemi e componenti navali.
“Una decisione che finirà per pregiudicare definitivamente – afferma Chiesa – la permanenza del cantiere di Riva Trigoso e la salvaguardia dei posti di lavoro in quel territorio”.
In occasione dell’annuncio di Fincantieri di investire 3 milioni di euro per dotare il cantiere di Riva Trigoso di una gru il consigliere Chiesa aveva messo in guardia: “Una rondine non fa primavera”.
“Mi duole constatare che la decisione di Fincantieri – conclude Chiesa – di investire tre milioni di euro per dotare il cantiere di Riva Trigoso di una gru, alla luce delle indiscrezioni riguardanti i ridimensionamenti previsti dal Piano industriale sembra essere una “beffa con le ruote o una gru sulle gomme” nei confronti del lavoratori ampiamente prevista e annunciata”
Si ritorna così alla conferma delle notizie, circa il ridimensionamento dello stabilimento rivano, che alla fine dello scorso anno avevano scatenato scioperi e manifestazioni da parte delle maestranze del cantiere, la presa di posizioni delle forze politiche e sociali e l’indignazione dell’intera popolazione del Tigullio.
Il Consiglio Regionale ha sollecitato la costituzione di un tavolo nazionale della cantieristica alla presenza di tutti gli enti e associazioni interessate per individuare scelte condivise che, alla luce degli ultimi eventi, diventa impellente.