Genova. “Forse con il ministro Scajola la vicenda non sarebbe stata affrontata in maniera così affrettata”. Questo il primo commento del consiglio regionale Luigi Morgillo riguardo al piano industriale di Fincantieri che prevede esuberi per 2.500 dipendenti con la chiusura degli stabilimenti di Sestri, Casellammare e il ridimensionamento di Riva Trigoso.
“Esistono però anche altre istituzioni – precisa Morgillo – che possono far sentire la loro voce come il sindaco di Genova o quello di La Spezia, oltre al presidente della Regione e mi sembra che ci stiano dormendo un po’ sopra. Devono fare sentire la loro voce senza fare il solito scarica barile cercando di individuare l’unico colpevole nel governo, ognuno prenda le proprie responsabilità”.
“Il Pdl ligure è schierato a favore dei lavoratori – continua l’esponente del Pdl – “Siamo preoccupati perché il piano industriale prevede la chiusura della cantieristica in Liguria lasciando spazio solo al militare, subordinato ai finanziamenti dello stato”.
“Siamo solo alla presentazione – conclude Morgillo – non è stato ancora approvato. Ci sono i margini per discutere, dobbiamo articolare proposte e motivazioni e fare valere le nostre motivazioni. La Liguria ha dato tanto per il nostro Paese, ha sacrificato tanto territorio e quindi siamo a chiudere le contropartite e riconoscimenti.
Sosteniamo questa battaglia affinché è la cantieristica non chiuda”.