Cronaca

Fincantieri, lavoratori di nuovo in piazza: con loro anche Cetena e Orizzonte Sistemi Navali

fincantieri protesta

Genova. In attesa dell’incontro di venerdì a Roma con il Governo, oggi dalle 10 alle 12 in via Cipro, i lavoratori di Fincantieri scenderanno di nuovo in piazza e al loro fianco ci saranno anche i dipendenti del Cetena e di Orizzonte Sistemi Navali, che hanno preso la decisione di unirsi alla lotta durante l’assemblea di ieri.

“Questo Piano Industriale penalizza pesantemente la Liguria, e in particolare il territorio genovese, nel quale oltre ai cantieri di Sestri e Riva Trigoso, operano i centri nevralgici della ricerca, dello sviluppo e della progettazione, quali la sede della Direzione Militare Fincantieri, il Cetena e Orizzonte Sistemi Navali – spiegano i lavoratori di queste due realtà – Questa miope strategia impoverisce, nell’immediato, il territorio dal punto di vista delle risorse produttive, taglia posti di lavoro, preclude nuove prospettive di impiego e sottrae linfa vitale proprio a quei settori che dovrebbero costituire il punto di partenza per il rilancio dell’azienda, come del resto ha fatto autorevolmente notare il Rettore dell’Università di Genova, Giacomo Deferrari”.

“Ed è proprio la mancanza di una strategia per il rilancio del gruppo, in questa fase in cui i competitor europei sembrano essersi già lasciati alle spalle la crisi che costituisce l’aspetto più preoccupante del Piano; si pensa di poter rilanciare la competitività di Fincantieri semplicemente riducendo la capacità produttiva dell’azienda e si trascurano completamente gli investimenti per il miglioramento e l’ammodernamento del prodotto – continuano in una nota – L’attuale situazione dimostra chiaramente come il management Fincantieri non sia stato in grado di far fronte alle difficoltà generate dalla crisi mondiale ricorrendo all’innovazione del prodotto e agli investimenti sui siti produttivi, come invece hanno fatto altri cantieri europei come Meyer Werft: una strategia mirata al rinnovamento avrebbe potuto portare l’azienda a superare la difficile fase congiunturale e a uscirne anzi rafforzata rispetto alla concorrenza”.

“Il Piano presentato non fa presagire alcun cambio di rotta: evidentemente l’unica sfida che Fincantieri si sente di poter affrontare è quella contro i lavoratori ed il territorio, portata avanti con tagli indiscriminati di posti di lavoro e di siti produttivi, sfuggendo a qualsiasi assunzione di responsabilità nello sfidare la concorrenza ed il mercato sul piano della qualità del prodotto – si legge ancora nella nota – In quest’ottica, si ribadisce la centralità della ricerca e dell’innovazione nello sviluppo di un prodotto competitivo, in grado di rispondere alla diverse esigenze del mercato, non solo in ambito cruise ma anche in tutti quei settori nei quali sia richiesto un elevato contenuto tecnologico. Genova e la liguria possiedono capacita’ professionali forti che intendiamo mantenere: per questa ragione non siamo e non saremo mai d’accordo a subire una ristrutturazione così penalizzante, che non capiamo e non riteniamo utile alla cantieristica italiana”.

Queste le ragioni che spingono anche i dipendenti del polo progettazione e ricerca ad unirsi ai lavoratori diretti di Fincantieri nella manifestazione di oggi.

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