Riva Trigoso. Agg.h.11.50. I circa 800 dipendenti Fincantieri di Riva Trigoso stanno percorrendo via Nazionale e tra circa 5 minuti arriveranno al casello autostradale, che bloccheranno come avevano annunciato questa mattina. La tensione è forte anche a Sestri Levante, ma per il momento tutto procede ordinatamente.
“Noi non ci stiamo”. A parlare sono i lavoratori Fincantieri di Riva Trigoso che, dopo l’assemblea in fabbrica, sono scesi in piazza per protestare contro un piano industriale che prevede il mantenimento nel cantiere levantino della sola parte meccanica e il trasferimento al Muggiano di quella delle costruzioni militari.
Ora i lavoratori si stanno dirigendo verso il centro di Sestri Levante. “Stiamo andando all’Itis (istituto professionale sestrese) per chiedere agli studenti di unirsi a noi – spiega Sergio Ghio, segretario Fiom Cgil Tigullio – con la chiusura di Fincantieri, infatti, per loro si prospetterebbe solo un futuro di disoccupazione”. Poi il corteo procederà verso l’autostrada per bloccare il casello.
“Il trasferimento delle costruzioni a La Spezia è solo un’operazione politica – continua Ghio – la produttività del cantiere di Riva Trigoso, infatti, non può essere messa in discussione. Abbiamo in fabbricazione 4 navi ed una quinta arriverà a breve perché l’armatore algerino ha richiesto espressamente che la costruzione avvenga nella sede più qualificata, cioè quella di Riva Trigoso”.
Una situazione drammatica, a cui i dipendenti Fincantieri non possono e non vogliono arrendersi. “Useremo ogni mezzo in nostro possesso per evitare il trasferimento – conclude il segretario della Fiom – le navi non si muoveranno da qui”.