Il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi in una nota congiunta commentano la situazione di Fincantieri che ha visto nella giornata di ieri i lavoratori scendere in piazza a protestare, da Genova ad Ancona, da Napoli fino a Palermo.
“Non si tratta solo di posti di lavoro – dicono – il vero problema è il vuoto totale di politica indistriale nel settore naval-meccanico e cantieristico”.
“La convocazione dei sindacati per il 3 giugno, – prosegue la nota – è una data troppo lontana. Per l’IdV, Fincantieri è un patrimonio nazionale che non può andare perso, e la vicenda deve essere affrontata con un piano nazionale di settore. Un piano che deve comprendere le politiche delle nuove autostrade del mare e gli incentivi alla rottamazione delle navi obsolete, come previsto dalla Comunità europea, strumenti finanziari di sostegno a chi investe nel settore del movimento merci e turismo via mare. E’ necessario anche il sostegno alla ricerca per nuovi prodotti, in particolare off-shore, che Fincantieri dovrebbe approntare, e una azione di governo per individuare nuovi mercati, sia nazionali che internazionali”.
“Questioni del genere meritano un Parlamento che ne discuta e un governo che faccia prevalere gli interessi nazionali dell’economia e del lavoro su quelli personali del presidente del Consiglio”.
“L’IdV chiederà che sia la presidenza del consiglio a occuparsi direttamente di Fincantieri – concludono – e che le soluzioni, concordate con le organizzazioni sindacali, siano discusse anche dalle Camere in modo da lanciare un segnale positivo di ascolto agli operai che così duramente stanno protestando, perché in gioco c’é la loro vita lavorativa e il futuro della loro famiglia”.