In risposta a quanto detto sul caso Fincantieri da parte del ministro del Lavoro Sacconi, il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi esprimono dubbi in un comunicato.
“Sulla vicenda Fincantieri – scrivono – il governo ormai delira. Il ministro Sacconi, infatti, propone di seguire il modello Pomigliano che comporta la riduzione dei salari e dei diritti dei lavoratori e, soprattutto, viola apertamente la legge e la Costituzione”.
“Il dramma occupazionale di Fincantieri – spiegano – non si affronta certo con la propaganda. Al contrario, è necessario ricercare nuovi prodotti per la cantieristica italiana in modo da ovviare al terribile calo del mercato e investire nel bacino di carenaggio a Castellammare e a Palermo e nell’opera per il ribaltamento a mare a Sestri”.
“Un governo degno di questo nome avrebbe già predisposto strumenti finanziari per sostenere gli imprenditori che decidono di investire nel movimento merci e turismo via mare e per favorire l’internalizzazione di Fincantieri sul mercato globale. L’IdV chiede che questa vicenda sia discussa nella sede più opportuna, che è quella della presidenza del Consiglio, all’interno di un piano industriale di settore. Fincantieri è un patrimonio nazionale che non può andare perso per colpa dell’incapacità dell’esecutivo e di ministri come Romani e Sacconi”.