Cronaca

Fincantieri, dal mondo politico un coro bipartisan: “Il Governo intervenga urgentemente”

Fincantieri

Genova. La situazione di Fincantieri è davvero grave e tutte le parti politiche chiedono al Governo un intervento urgente per tutelare la produttività e soprattutto i posti di lavoro di migliaia di peronse. “Non condividiamo la proposta presentata, ci adopereremo per modificarla”.

I Consiglieri regionali del Pdl rendono noto attraverso una nota stampa di aver già attivato tutti i parlamentari liguri dello stesso partito affinchè intervengano presso il Governo per richiedere correzioni significative al Piano presentato da Fincantieri.

Anche Raffaella Della Bianca, sempre consigliere regionale Pdl, ha così commentato la difficile e grave situazione che sta investendo lo stabilimento di Sestri Ponente: “La politica è chiamata a trovare vere soluzioni e non a manifestare accanto a chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro, serve senso di responsabilità. Da circa un anno le istituzioni sono consapevoli del drastico ridimensionamento della cantieristica in Liguria nonostante le varie smentite da parte dell’azienda e non si può oggi cadere dalle nuvole senza dare soluzioni”.

L’onorevole Grabiella Mondello (Udc) chiede al Governo proposte concrete per Fincantieri. “Positiva la riunione fissata dal ministro Romani per il 3 giugno, ma entro quella data il Governo, Fintecna e Fincantieri devono arrivare con delle proposte concrete”.

Il consigliere regionale Ezio Chiesa (Gruppo Misto): “Erano decenni che la polizia non veniva a contatto con i lavoratori. Per garantire la conferma della cantieristica in Liguria bisogna riconfermare la direzione militare a Genova e i due poli produttivi su Riva Trigoso e il Muggiano, nello stesso tempo si deve accelerare la realizzazione del ribaltamento a mare a Sestri Ponente”.

“Le assicurazioni del ministro Romani non sono sufficienti – continua Chiesa – ormai sono mesi se non anni che assistiamo a notizie contraddittorie che dimostrano l’inadeguatezza di una classe dirigente”.

Nonostante questo i lavoratori hanno ancora voglia di lottare per difendere il loro posto di lavoro e quello delle future generazioni. “Però è giunto il momento di dire basta”, conclude Chiesa.

Alfonso Gioia, presidente del consiglio provinciale, ha dichiarato quanto segue: “Un governo che per mesi ha focalizzato la sua attenzione solo sui problemi giudiziari del premier abdicando in termini di politica industriale, oggi non è in grado di trovare una soluzione per il rilancio del più grande gruppo cantieristico nazionale”.

Considero improcrastinabile l’apertura di un tavolo nazionale sulla cantieristica,un settore strategico e vitale non solo per il sistema paese ma per l’intera regione ligure. Ritengo fondamentale l’iniziativa del Presidente della Regione Claudio Burlando di creare un coordinamento interistituzionale tra Regione Provincia e Comune per rilanciare la cantieristica in liguria e salvaguardare l’occupazione.

Il gruppo consiliare regionale di Italia dei Valori, a fianco dei lavoratori Fincantieri durante le manifestazioni di questa mattina: “La mal gestione dell’azienda e il totale disinteresse nei confronti delle maestranze da parte dell’amministratore delegato è oramai cosa nota – spiegano – troviamo però scandalosa la gestione di questa situazione da parte dell’Esecutivo, un disinteresse e una latitanza che ha portato alle tensioni di questa mattina e che esaspera gli animi laddove invece servirebbe una netta presa di posizione per dare risposte alle migliaia di famiglie che vivono con apprensione questo momento”.

“La lotta dei lavoratori di Fincantieri deve essere la lotta di tutti i lavoratori – dichiara il segretario regionale di Comunisti–Sinistra Popolare, Roberto Delogu – E’ inaccettabile che, in questo momento di crisi, l’industria pubblica delle costruzioni navali venga smembrata e che, di conseguenza, si taglino 2.500 posti di lavoro. Invito le organizzazioni sindacali a coinvolgere tutti i lavoratori pubblici e privati nella battaglia per l’occupazione messa in atto dagli operai di Fincantieri, e a fare pressing sull’azienda affinchè cambi l’impostazione del piano industriale. In queste ore – dice ancora Delogu- siamo anche al fianco dei lavoratori ex Ferport, in lotta per la difesa del posto di lavoro e per chiedere scelte politiche chiare per lo sviluppo del trasporto su ferro”.

Anche la federazione provinciale di Forza Nuova si schiera dalla parte dei lavoratori. “Forza Nuova esprime tutta la sua solidarietà ai lavoratori che lottano per la difesa del proprio posto di lavoro, per la propria dignità di cittadini, per il proprio futuro. Risulta evidente come le politiche economiche liberal – capitaliste da un lato, l’incapacità di una classe politica di destra e sinistra e l’inconsistenza delle rappresentanze sindacali al servizio del potente di turno, hanno contribuito in maniera determinante al verificarsi di questa situazione”.

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