Regione. “Di fronte a un piano che mette in strada 7000 lavoratori, considerato l’indotto, che toglie due cantieri su tre a una regione che ha competenze altissime in questo settore ci si aspetta almeno che venga ascoltata”.
Il j’accuse arriva direttamente dal presidente della Regione Claudio Burlando che alla fine della lunga giornata di protesta dei lavoratori chiama in causa il Governo: “Questa non è una regione come le altre nel settore marittimo. Ha una conoscenza in navalmeccanica, logistica e affari marittimi tale che merita di essere ascoltata. Ci sono imprenditori che ogni giorno parlano con tutto il mondo. Di fronte a un piano di questa portata, ci si aspetta che il capo del governo si incontri con i ministri e convochi le istituzioni e i sindacati quando il problema emerge, non solo perché ci sono dei feriti”.
Ma dalle parole presto potrebbero arrivare anche i fatti. In attesa di vedere come si concluderà il vertice di venerdì prossimo, da prime indiscrezioni sembra che Burlando abbia un incontro con l’armatore Gianluigi Aponte, presidente di Msc, coinvolto nella cordata che sta rilevando Tirrenia. L’obiettivo è di convincerlo a costruire nuove navi negli stabilimenti liguri invece che in altri Paesi come la Francia.