Cronaca

Fincantieri, Aula Rossa unanime: “No alla chiusura, il piano va modificato”

Genova. Il consiglio comunale di Genova, dopo l’interruzione stabilita per portare solidarietà e vicinanza ai lavoratori ancora in attesa sotto il palazzo della Prefettura, si è ricostituito a Tursi trasformando la seduta odierna in un consiglio monotematico su Fincantieri. Ad aprire i lavori, Marta Vincenzi che, nel suo intervento, ha sottolineato ancora una volta l’inaccettabilità del piano industriale presentato ieri che colpisce a morte la cantieristica ligure, e la continua vicinanza ai lavoratori dello storico stabiliemnto genovese. Aggiungendo poi la promessa finale: “Se quello del 3 giugno a Roma non sarà un tavolo di negoziazione serio – ha detto – chiederò lo sciopero generale del capoluogo ligure”.

“Vogliamo sapere se questo piano è l’invenzione di una dirigenza disperata che prova a trovare soluzioni, non condivise completamente sul piano politico – ha ribadito con fermezza Vincenzi che ieri aveva definito il piano una presa in giro per la città – o, al contrario, quale sia la strategia messa in campo”.

La sindaco ha poi confermato, anche se ancora a livello informale, la convocazione da parte del ministro Romani fissata per venerdì 3 giugno tra sindacati e azienda per fare il punto sul piano industriale. “So informalmente che è stata data la disponibilità per il giorno 3, va bene perchè precede il vertice fissato dall’azienda per il lunedì 6 – ha concluso Vincenzi – Noi comunque saremo sempre al fianco dei lavoratori”.

Il consiglio ha quindi approvato all’unanimità un ordine del giorno formale che impegna sindaco e giunta “a respingere con forza qualsiasi ipotesi di chiusura per il cantiere di Sestri Ponente, a intraprendere con la Regione tutte le iniziative per scongiurare questo colpo mortale all’economia, dato dalla chiusura del cantiere Sestri Ponente e alla riduzione di Riva Trigoso”.

Inoltre il documento, sottoscritto da maggioranza e minoranza, “richiama il Governo alla propria responsabilità sulla situazione industriale del Paese, in particolar modo della cantieristica” impegnando sindaco e giunta “a sollecitare il Governo a riprendere il confronto serrato con Fincantieri per capire se sono state intraprese tutte le iniziative atte a scongiurare la chiusura, a promuovere azione per tenere alto il livello di mobilitazione”.

L’ultimo passaggio sollecita “chi di dovere a trovare una proposta idonea per scongiurare il drammatico problema che investe Genova e la Liguria” a farlo e soprattutto “a modificare il piano industriale in funzione della salvaguardia e del rilancio del sito di Sestri Ponente”.

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