Liguria. “La notizia della concessione del diritto di superficie sulle spiagge per 90 anni vanifica da un lato il federalismo demaniale che mette in capo alle regioni e ai comuni questo patrimonio, dall’altro priva i cittadini di un maggiore libero utilizzo delle spiagge”. Il grido d’allarme arriva da Stefano Salvetti, Segretario Generale Adiconsum Liguria all’indomani della decisione del governo di aggirare la direttiva Bolkestein introducendo la proroga agli stabilimenti balneari per le concessioni.
“Fu l’Adiconsum ligure a iniziare 4 anni fa la battaglia ‘riprendiamoci la battigia’ per avere accesso libero, percorribilità e un maggior numero di spiagge libere. Questo impegno – spiega Salvetti – portò la Regione Liguria a emanare una nuova legge regionale tra cui i principi venne scritto che almeno il 40% delle spiagge fossero attrezzate e fruibili da tutti. Il proud preparato dal Comune recepisce questa esigenza inserendo al posto dello stabilimento balneare più spiagge libere, razionalizzando gli spazi oggi in concessione”.
“Ma questa norma rischia oggi seriamente di vanificare il progetto, espropriando di fatto regioni e comuni della possibilità di utilizzo delle spiagge. Ci auguriamo che le regioni facciano fronte comune perché questo non accada. Le spiagge libere sono un diritto dei cittadini, un’esigenza per le molte famiglie che non si possono permettere di spendere 40 euro al giorno per spazi privati. Inoltre questa è anche una sanatoria nei confronti di tutte le opere eseguite in contrasto con le norme a tutela dell’ambiente”.