Politica

Compleanno, Pinotti replica: “Non è una festa vip, attacco politico su vicenda privata”

Roberta Pinotti

Genova. “Lo so. So bene che non dovrei prendermela, che essere un personaggio pubblico comporta il poter essere bersaglio di attacchi ignobili e falsi, pero’ non ce l’ho fatta a non provare amarezza”. La senatrice Roberta Pinotti si sfoga su Facebook rispondendo a distanza alle donne di Futuro e Liberta’ che hanno annunciato a mezzo stampa che stasera volantineranno alla sua festa di compleanno.

“E’ una festa privata, privatissima ed e’ il regalo che mio marito ha voluto farmi per i miei 50anni dopo 25 di matrimonio. Direi che e’ la mia prima festa: a 18 non si usava e non c’erano i mezzi, a 40 avrei voluto ma la mia seconda figlia, Marta, e’ nata il 15 maggio ed il 20 io non ero in condizione di festeggiare; poi il 30 maggio c’era la prima seduta del Parlamento. Il matrimonio lo abbiamo festeggiato all’oratorio. Non e’ una festa Vip: sono invitati miei ex alunni, tanti scout, i compagni delle medie, le amiche con cui ho studiato all’università e che non vedo da allora e tanti amici, le persone che in questi cinquant’anni hanno significato qualcosa per me. Poi, certo, ci sono anche molte persone conosciute perché faccio politica da vent’anni ed anche in quel mondo, per fortuna , ho trovato persone che mi hanno fatto cortesie inaspettate o sono state amichevoli; alcuni sono anche amici veri: mi piace per questo poterli vedere e ringraziare il giorno del mio compleanno. Quale accusa mi si rivolge per pensare di rovinarmi una giornata di festa: una spesa esorbitante (300000 euro!) in un periodo di crisi, in spregio a chi ha difficolta’.

“Bene – risponde Pinotti – grazie alla barbarie politica di chi pensa che gli attacchi personali su questioni privatissime siano un buon sistema di fare politica, ho dovuto chiedere a mio marito, a questo punto quasi pentito di avere pensato di festeggiarmi, quanto era costato il suo regalo: intorno ai 5000 euro, quanto una comunione con tanti parenti o un 18esimo importante, con la conseguenza non molto elegante di fare sapere agli invitati (150 per i curiosi) quanto viene a costare il catering per ciascuno ( 30 euro) in una villa che mi dicono bella (io non l’ho ancora vista) ma affittata dall’opera Don Orione. Certo, so che non tutti potrebbero permettersi questa spesa, ma sono soldi che mio marito ha guadagnato lavorando e che ha piacere di spendere per festeggiarmi. Devo vergognarmi di tutto cio’?” si chiede retoricamente la senatrice.

“Anche se la cifra impegnata fosse stata molto piu’ alta, non credo fossero affari riguardanti questa signora, che non conosco e che sara’ querelata, con funzione educativa: perché anche se si e’ ignoranti e cattivi, bisogna imparare a rispondere delle proprie azioni, ma ‘le feste da jet set’ non sono da me. Ho avuto fino ad ora una vita un po’ eccezionale: da bimba, figlia di operaio, aiutavo la mamma a servire ai tavoli in trattoria ed ora sono Senatrice della Repubblica. Chi mi conosce sa che il mio percorso e’ il frutto di impegno e determinazione piu’ che del caso e , non avendo vissuto nella bambagia ma avendo sempre lavorato per mantenermi agli studi, anche di tanta fatica.

“Pero’ io mi sento una persona normale: faccio la spesa al supermercato, le mie figlie vanno alla scuola pubblica ( ottima), se non ho urgenze particolari prendo i mezzi pubblici per andare in centro: non per vezzo, per abitudine consolidata. E con questa normalita’ io preservo la mia famiglia e la difendo. Credo – conclude la nota della senatrice – che sia questo che mi ha tanto ferito: mettere in mezzo la mia famiglia e vedere la loro amarezza, ricevendo un violento attacco politico su una vicenda tuttaffatto privata: una festa di compleanno”.

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