Genova. 63 ordinanze cautelari in carcere firmate dal Gip di Caltanissetta su richiesta della Dda, nei confronti di esponenti di spicco dei clan mafiosi Rinzivillo ed Emanuello.
E’ la vasta operazione antimafia, portata avanti dallo Sco e dalle squadre mobili di Caltanissetta, Varese e Genova, contro le cosche mafiose di Gela, che avrebbero preso come obiettivi per i propri interessi criminali il Nord Italia, in particolare Liguria e Lombardia. Gli esponenti delle due famiglie sono accusati di storsione, associazione mafiosa, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, incendi, detenzione e porto di armi.
Nell’ambito dell’operazione, chiamata Tetragona, sono stati anche sequestrati appartamenti, ville e società edili, per un valore di oltre 10 milioni di euro.
Gli affiliati delle due cosche, da tempo in lotta tra loro per il predominio mafioso, erano inoltre coinvolti in un traffico di cocaina importata da Santo Domingo. I proventi illeciti venivano reinvestiti in immobili ed imprese commerciali nel Nord Italia.
Tra gli arrestati anche un dipendente del Comune di Gela, Angelo Camiolo, ritenuto uomo di fiducia del clan Emmanuello, che avrebbe avuto il compito di informare la cosca sugli appalti banditi dal Comune di Gela e successivamente di riscuotere il ‘pizzo’ dagli imprenditori che effettuavano i lavori.
Le estorsioni messe a segno dai due clan sarebbero molteplici: ben 15 imprenditori hanno collaborato con la giustizia denunciando intimidazioni e richieste di pizzo. Sono stati inoltre ricostruiti decine di episodi estorsivi, dalla classica ‘messa in regola’, all’imposizione di materiale da acquistare presso aziende ‘amiche’, all’assunzione di personale.