Cronaca

Arresto Don Seppia, il sollievo di alcune famiglie: “Meno male che l’hanno arrestato”

chiesa santo spirito sestri ponente

Sestri Ponente. Dopo lo sgomento per l’arresto del parroco di Santo Spirito, don Riccardo Seppia, ora arriva il sollievo per diverse famiglie di Sestri Ponente, che da tempo avevano sospetti sulla condotta del parroco ed erano preoccupati per i figli minorenni.

Ad aumentare la tensione, prima che si diffondesse la notizia, era stata anche la massiccia presenza di carabinieri nel quartiere. I militari hanno compiuto perquisizioni, avvicinato genitori di adolescenti e infine, di sera tardi se non di notte, portato via don Riccardo.

“Meno male che l’hanno arrestato, pensiamo ai nostri figli, non vogliamo vendetta ma una persona così non può stare a piede libero”: è la frase che due famiglie, i cui figli conoscevano don Riccardo e frequentavano la parrocchia, ripetono più volte. Entrambe le famiglie sono state sentite nei giorni scorsi dai carabinieri del comando di via San Vincenzo.

“La cosa che ci fa più rabbia è che alcune persone non credono al reato di don Riccardo, ma prove e intercettazioni parlano chiaro”: aggiungono animatamente gli stessi componenti delle due famiglie. Secondo quanto si è appreso, almeno quattro nuclei familiari sarebbero stati sentiti dai militari. Ma, come risultava ieri, la comunità cattolica di Sestri Ponente è spaccata: garantisti e colpevolisti si sono nuovamente confrontati, questa mattina, all’uscita dalla chiesa dopo la prima messa, quella delle nove.

“Don Riccardo si è sempre comportato correttamente”, dicono alcuni; “non mi è mai piaciuto, per i suoi modi ironizzando sul nome” dicono altri, non lesinando qualche volgarità. Tra i commercianti della zona e i residenti, qualcuno indica i nomi delle discoteche che avrebbe frequentato il sacerdote, altri enunciano incontri equivoci, altri ancora ricordano fatti peccaminosi, ma si tratta di vicende tutte da accertare.

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