Cronaca

Vte, Prà, Voltri e Pegli uniti per rilanciare il territorio: “Vogliamo un tavolo tecnico”

Genova. “Dopo nove mesi parte il Grande Concorso ‘Dai il nome al container radioattivo’”. Parole sarcastiche quelle apparse stamattina su uno striscione a Pegli, durante la conferenza stampa organizzata dal Movimento per il Ponente per discutere sulle sorti del porto e del container radioattivo fermo da luglio nell’area del sesto modulo del Vte, tra Genova Prá e Voltri.

“In questo incontro – spiega Nicola Montese  – che abbiamo voluto chiamare ‘Io porto la mia proposta’, ogni cittadino di Pegli, Voltri e Prà, potrà avanzare un’idea per cercare di risolvere questo problema. Inoltre presenteremo la manifestazione in programma per sabato 16 aprile alle ore 16 a piazza Gaggero dove per l’occasione avremo come ospite anche don Gallo. Si tratta di un grande evento che coinvolge tutto il ponente genovese per difendere la salute e rendere sicuro il territorio”.

Tanti i partecipanti alla manifestazione  presso la piscina dell’Hotel Puppo sul lungomare. Cittadini ormai stanchi di una situazione degradante che sembra lasciare nell’ombra un porto. Una possibile fonte di rilancio del territorio dimenticata, trascurata, mortificata. Ma i promotori e gli stessi partecipanti chiariscono: “Non siamo un comitato”.

“Sono nove mesi che il container è fermo nel porto – continua Montese – Noi vogliamo sapere fino a che punto si vuole arrivare. Abbiamo chiesto un tavolo tecnico ma nessuno ha mai avviato le pratiche affinché questo avvenisse. Noi non abbiamo nessuna finalità politica e non abbiamo in mente alcuna lista civica, vogliamo solo difendere la nostra terra”.

Uniti nella protesta i cittadini di storici quartieri spesso in rivalità: Pegli, Voltri e Prà. “Questa è un’assoluta novità – spiega Carlo Besana tra i promotori del movimento per il ponente – I cittadini sono insieme per la stessa causa. Non è un’azione di protesta ma di proposta. Oggi raccogliamo le idee da Multedo a Voltri e chiediamo a gran voce che nel più breve tempo possibile si indica un tavolo tecnico”.

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