Rapallo. Dopo l’incontro tra alcune rappresentanze dei Sindaci e la Giunta per la condivisione sulla firma del “atto convenzionale” tra Ministero delle Infrastrutture, Regione Liguria e Autostrade Per l’Italia, il Comitato Pro Tunnel costa-entroterra ha constatato che “Sebbene la volontà politica sia sempre più determinata – afferma il portavoce Giansandro Rosasco – non ravvisiamo i termini di garanzia adeguati per permettere al presidente di firmare anche per la Gronda di Ponente perchè, a quanto è nelle conoscenze del Comitato, sull’atto convenzionale non ci sarebbero le necessarie assicurazioni che, terminato il progetto, confermerebbero il finanziamento dell’infrastruttura con tempi certi e risorse certe”.
“Invitiamo pertanto i Sindaci, che fino ad oggi si sono dimostrati uniti e brillanti nelle intuizioni a favore della popolazione, a richiedere alla giunta regionale di non avvallare alcunchè senza dette garanzie. Richiediamo pertanto, come Comitato, una riunione urgente con tutti i Sindaci del territorio affinchè il presidente Burlando firmi l’Accordo sul Nodo Genovese solo quando saranno certi i finanziamenti e tempi di realizzazione per il Tunnel, perché fino ad oggi è proprio grazie alla negazione della firma che si è riusciti a tenere vivo l’interesse del Governo sul progetto”.
Il Comitato ribadisce che il “presidente Burlando deve garantire l’impegno preso anche in campagna elettorale quando consegnò la penna ufficiale nelle mani del sindaco Marco Limoncini, oggi consigliere regionale, proprio a simboleggiare il patto che prevede la firma della gronda solo nel caso in cui il Tunnel venga definitivamente finanziato”.
“Non si spiegherebbe – continua Rosasco- questo clamoroso passo indietro della più alta figura istituzionale della Regione, sarebbe da considerarsi un tradimento. I Sindaci devono riflettere sulle opportunità che vedremmo sfumate.
L’opzione più plausibile oggi rimane la riscrittura dell’accordo della Gronda di Ponente così come dichiarato per iscritto al Comitato dal responsabile alle infrastrutture del Pdl (documento a disposizione di chiunque ne faccia richiesta): “In dodici, massimo diciotto mesi, si potrebbe inserire tale modifica andando così ad integrare le altre opere presenti a Levante come l’allargamento del casello autostradale di Lavagna e il prolungamento di Viale Kasman”.
“A chi dice che i tempi non ci sono – conclude Rosasco- possiamo solo dire che a forza di rimpalli e rimpasti sono già passati oltre ventiquattro mesi e che tale piccolo lasso di tempo permetterebbe di risolvere tutti i problemi e capire finalmente che sia il centro destra che il centro sinistra sono veramente intenzionati a portare avanti le cose. Chiediamo altresì ad ASPI che, con la collaborazione della struttura tecnica della Regione ha in carico la realizzazione del progetto preliminare avanzato, di prevedere da subito un primo lotto di lavori corrispondente ai 25 milioni di euro messi a disposizione dal presidente Regionale sotto forma di fondi FAS, già svincolati dalla Corte dei Conti e che dovranno essere erogati a breve dal Governo Nazionale. In questo modo vedremmo realmente partire l’opera”.