Cogoleto. Una bonifica “farsa”, tutta spesata dall’Unione Europea. Secondo la Corte dei Conti Giuseppe Bruzzone, ex direttore della Stoppani, e Valerio Pirondini, direttore amministrativo, a distanza di 14 anni dalla bonifica, mai effettuata, di 11 mila tonnellate di terreni inquinati dal cromo esavalente, fatti figurare invece come trattati, dovranno risarcire allo Stato oltre 865 mila euro.
Condannati dai magistrati contabili anche tre funzionari regionali: Giambattista Polleri, collaudatore nominato dalla Regione, invece, dovrà pagare oltre 259 mila euro, perchè, come si legge nella sentenza, fece il collaudo “in modo superficiale e imprudente, in assenza di un’adeguata contabilizzazione e soprattutto del registro dell’impianto per il trattamento delle terre”. Vincenzo Parisi e Renzo Castello, rispettivamente il dirigente dipartimento ambiente e il responsabile dell’ufficio bonifiche, avvallarono le dichiarazioni del collaudatore, il primo “facendo pagare terre mai trattate” il secondo “non accorgendosi che la Stoppani non aveva compilato nemmeno gli stati di avanzamento lavori per due mesi”