Regione. “Il motivo è un malessere che nasce da un disagio nei confronti di un fare politica sempre più basato su affermazioni personalistiche o logiche di gruppo, che troppo spesso appaiono anche nel Pd”.
Così l’assessore regionale alle Attività produttive Renzo Guccinelli ha spiegato la pausa di riflessione che vorrebbe prendere dal Pd, suo partito di appartenenza.
La notizia l’ha data in anteprima il Secolo XIX questa mattina. “Sono una persona convinta del ruolo del partito come sintesi di idee e confronto di posizioni – ha spiegato Guccinelli -. Il partito come affermazione dell’interesse generale sul particolare. Mi auguro che questo mio modo di intendere la politica e la vita del Pd sia ancora agibile e percorribile perché non mi vedrei mai in altre collocazioni politiche e sono, ovviamente, disponibile al confronto nel merito delle questioni poste”.
Dopo Ezio Chiesa, che lo scorso anno ha lasciato Pd e poltrona di assessore per nuove strade, ora tocca a Guccinelli, anche se ha spiegato: “Io mi vedo solo nel Pd”.
“Speravo che questa mia posizione non prendesse una rilevanza pubblica. Innanzitutto perché non sono alla ricerca di palcoscenici, di spazi e di ruoli, ma anche perché non rappresenta, al momento, una decisione circa il mio futuro politico”.
“Vista tuttavia la risonanza assunta dalla questione (non certo per mia iniziativa), mi corre d’obbligo fare alcune precisazioni – ha aggiunto l’assessore -. E’ vero che nelle ultime ore ho avvisato i vertici provinciali e regionali del partito che ritenevo necessario prendere un periodo di riflessione sul mio rapporto con il Pd, pur rimanendo in me la convinzione della validità dell’iniziale progetto politico che sta alla base della nascita del Partito Democratico”.
“I motivi dell’autosospensione non sono legati al progetto di un outlet. E’ assolutamente frutto di fantasia la ricostruzione giornalistica che lega la mia condizione a vicende legate all’ attività della giunta regionale”.