Regione. Da domani gli immigrati ospitati nella sala chiamata del porto di Genova verranno trasferiti nella palestra di via delle Fontane messa a disposizione dal Comune di Genova che verrà gestita dalla Croce Rossa Italiana e dalla Protezione civile.
Lo ha comunicato quest’oggi l’assessore regionale alle politiche sociali, Lorena Rambaudi, coordinatrice del piano profughi per la Liguria nel corso di un sopralluogo effettuato nel centro di accoglienza messo a disposizione dalla Culmv.
“Questo luogo da domani – ha spiegato Rambaudi – sarà restituito, come naturale, al lavoro e al porto. La nuova struttura di via delle Fontane potrà ospitare 60 persone al massimo, ma ci aspettiamo che, con l’aiuto della Prefettura, si possa individuare qualche sito demaniale dove accogliere gli immigrati in caso di necessità. Il nuovo sito – ha spiegato l’assessore Rambaudi – viene già utilizzato dal Comune per affrontare alcune emergenze per i senza fissa dimora. Si tratta di una soluzione solo per alcuni giorni”. L’assessore ha inoltre reso noto che da quanto comunicato dall’ufficio immigrazione della Questura “i permessi di soggiorno dovrebbero essere tutti consegnati entro il 2 maggio”.
“Diverso è invece il piano dell’accoglienza profughi – continua Rambaudi – che sta andando avanti su binari programmati di piccoli siti di accoglienza che ad oggi sono adeguati agli invii del Ministero”. Secondo l’assessore comunque la struttura di via delle Fontane “è una buona soluzione, ma non sufficiente. Gli Enti locali, Regione e Comune, non hanno individuato altre ipotesi per emergenze, al di fuori del piano regionale. Per questo dovrà essere integrata da un ulteriore sito demaniale da individuare con la collaborazione della Prefettura. Tra i siti pubblici – dice Rambaudi – le ricerche erano già state portate avanti senza alcun esito, perché il nostro territorio non ha strutture libere adeguate da poter adibire all’accoglienza. Tutti richiedono una qualche forma di ristrutturazione. Per questo abbiamo chiesto alla Protezione civile nazionale il via per i lavori di ristrutturazione e stiamo attendendo una risposta”.
E per quanto riguarda l’ordine pubblico l’assessore regionale alle politiche sociali, Rambaudi ha sostenuto “la necessità di rafforzare il coordinamento tra gli Enti. La presenza delle forse dell’ordine ha infatti una forte valenza preventiva e non deve essere pensata solo per intervenire sul problema di ordine pubblico”