Cronaca

Profughi alla Sala Chiamata: docce e pasti caldi, da martedì diminuzione delle presenze

porto di genova

Genova. “Qui è tutto sotto controllo, abbiamo allertato il sistema e l’organizzazione sta funzionando. Questi ragazzi hanno un viso sorridente nonostante tutto quello che hanno passato” lo ha detto oggi Maria Luisa Gallinotti dirigente della Protezione Civile della Regione Liguria riferendosi alla quarantina di immigrati che da ieri sera sono “ospiti” alla Sala Chiamata del Porto di Genova in quello che piano piano sta diventando un centro di accoglienza improvvisato e temporaneo.

Respinti alla frontiera francese, secondo voci non confermate, o arrivati spontaneamente, i profughi nordafricani restano in attesa del permesso di soggiorno temporaneo e come spiega Massimo Nisi, responsabile per la Liguria della Cri, “Dopo le festività, con l’apertura dell’ufficio stranieri della questura prevediamo che le presenze diminuiscano”.

Intanto oggi è stato organizzato il primo pasto a base di pasta, insalata di ceci, legumi e tonno. “Abbiamo fatto la spesa anche in base alle esigenze alimentari degli ospiti – ha detto Guido Santini, responsabile del corpo militare della Croce rossa italiana – Adesso stiamo comprando anche gli asciugamani e le saponette per permettere agli immigrati di usare le docce, ed abbiamo allestito anche la cucina da campo ed un ambulatorio”.

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