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Pendolari, 50 milioni da Roma al Tpl: “Adesso parliamo di come migliorare il servizio”

Sonia Zarino pendolari

Liguria. Tagli e aumenti: queste sono le certezze da cui partono i Pendolari Liguri per fare il punto sulla situazione del trasporto pubblico locale, che versa in condizioni difficilissime.

“Partiamo da qui per commentare una notizia potenzialmente positiva, l’arrivo da Roma di 50 milioni di euro per il TPL che però rischiano, semmai davvero dovessero arrivare, di perdersi per strada e andare a ripianare altri buchi più o meno gravi dovuti alle ben note ristrettezze economiche in cui gli enti pubblici si dibattono” spiega la portavoce Sonia Zarino.

“Andiamo con ordine: alcuni mesi or sono il Governo, tramite la Finanziaria 2011, annunciò il taglio ‘lineare’ di circa 4 miliardi alle Regioni. La Liguria, in particolare, per il trasporto pubblico vide decrescere la sua ‘dote’ di ben 63 milioni di euro. E tutto questo, si badi bene, dopo aver firmato un nuovo contratto di servizio con Trenitalia (il famoso Catalogo) nettamente più oneroso rispetto agli anni precedenti – spiega Zarino – In sintesi: prima lo Stato mi chiede più soldi (Trenitalia appartiene per il 100% al Tesoro) poi lo stesso mi taglia le risorse per pagare. Tradotto: tagli e aumenti dei biglietti. Alla faccia del ‘non mettere le mani nelle tasche degli italiani’, per non parlare dell’incentivo all’uso dei mezzi pubblici”.

La Regione Liguria ha tamponato in parte la carenza di risorse stornandole da altri capitoli di spesa, e ora chiaramente si pone il problema di “restituire” ai vari assessorati le risorse stornate. “In tutta questa girandola di cifre, tuttavia, si rischia di fare molta confusione. Proviamo a ricostruire le varie tappe della questione: 63 milioni erano i tagli annunciati in origine sul comparto del TPL in Liguri; a seguito di un ulteriore stanziamento di 5 milioni del Governo il fabbisogno è stato ridotto a 58 milioni; La Regione Liguria ha stornato da altri capitoli di spesa 30 milioni riducendo il fabbisogno a 33 milioni; Il deficit è stato quantificato in 18 milioni per il ferro e in 15 milioni per la gomma – riassume la portavoce dei Pendolari – Nel settore ferroviario tale deficit di 18 milioni è stato con 6 milioni provenienti dagli aumenti degli abbonamenti e dei biglietti singoli; 8 milioni provenienti da tagli alle linee e 4 milioni provenienti da Trenitalia.Analogamente è avvenuto per la gomma, dove si è posto mano a tagli ed aumenti di prezzo”.

“Oggi, che (si spera!) arriveranno 50 milioni dal Governo, gli iniziali 58 milioni di deficit diventerebbero 8 per l’insieme del comparto TPL: ampiamente coperti già solo dagli aumenti tariffari dei due comparti. Ciò significa che non solo i tagli (ricordate i 10 treni da salvare?) potrebbero rientrare, ma che si aprono possibili scenari di potenziamento e miglioramento del servizio nel suo complesso. In più, si ‘restituirebbero’ anche i fondi stornati dagli altri assessorati – continua Zarino – Certo, questo non significa che i soldi vadano spesi a vanvera: non ci stancheremo mai di ripetere che senza una accurata pianificazione dell’intero sistema della mobilità su scala regionale non basterebbe tutto l’oro del mondo. Avere delle risorse aggiuntive è però importante per dare corpo alle intenzioni di sviluppare e migliorare il TPL”.

A questo propostito i Pendolari hanno elaborato, insieme ad altre associazioni di cittadini e utenti, una piattaforma di proposte che si trovana pubblicata sul nostro blog del Pendolari Liguri. “Chiediamo quindi che la Regione, tenuto conto delle nostre osservzioni – conclude Zarino – quantifichi al più presto l’allocazione di queste nuove risorse rendicontandola dettagliatamente ai cittadini, poiché è venuto il momento di far fronte all’impegno più volte ribadito”.

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