Regione. “Diciassette milioni per un immobile che è in una condizione rovinosa, in uno stato pessimo, in una posizione decentrata e con ancora i binari della ferrovia che vi scorrono all’interno. Inoltre non si è nemmeno proceduto ad effettuare il cambio di destinazione d’uso”. Questo in sintesi il sopralluogo effettuato dai consiglieri regionali del centro destra che si dicono esterrefatti dall’esito dell’ispezione di questo pomeriggio presso l’immobile che diventerà la nuova sede degli uffici amministrativi dell’Asl 3.
“Una decisione scellerata – dicono i tre consiglieri regionali – rispetto alla quale eravamo già scettici all’inizio vista l’ingente quantità di soldi che vengono impegnati e che dopo la nostra visita ci appare ancora più sbagliata. Spendere milioni di euro su una struttura in questo stato vuole dire ipotecare ad una data da destinarsi chissà quanto lontana nel futuro la consegna di questi uffici”.
Un’operazione che di buon senso ne ha poco, sottolineano gli esponenti del centro destra “ la Giunta Regionale con questa operazione indebita il bilancio dell’azienda sanitaria genovese per oltre 10 anni con un mutuo pesante – avanzano i tre rappresentanti di Pdl e Lista Biasotti – su un investimento che per essere portato a termine, quasi certamente, non basteranno i soldi previsti”.
Troppi secondo Rosso, Bagnasco e Siri gli interventi da realizzare sulla struttura per renderla agibile “con quei soldi, che vengono attinti direttamente dal fondo sanitario regionale e cioè dalle risorse destinate alla cura dei pazienti, si sarebbero potute fare molte cose”.
“Purtroppo la decisione di investire su un immobile che è in una condizione fatiscente al massimo, desta in noi molte preoccupazioni – concludono i tre consiglieri regionali del centro destra – Per questo continueremo a monitorare l’evolversi della situazione. Qui c’è qualcosa che non ci torna”.