Genova. Continuano a sfilare i testimoni nel processo che vede imputato Massimo Pigozzi, il poliziotto di 46 anni accusato di aver stuprato due prostitute romene e di aver palpeggiato altre due donne durante un fermo in Questura.
Durante l’udienza sono stati sentiti dodici testimoni, tutti colleghi di Pigozzi, che hanno raccontato di avere saputo delle violenze successivamente al periodo in cui erano avvenute. “Una donna mi ha raccontato – ha sostenuto un teste – di essere stata tirata fuori dalla guardina dove si trovava, di essere stata portata nella stanza adibita a spogliatoio e di essere stata violentata lì. Poi è stata riaccompagnata in guardina e minacciata di non raccontare nulla altrimenti avrebbe subito una punizione. Quando ho saputo, ho raccontato tutto ai miei capi e ho saputo che era già stata aperta un’inchiesta”. Un altro poliziotto questa mattina ha raccontato: “Era scossa, mi ha mostrato il braccio e mi ha fatto vedere che aveva la pelle d’oca, che il ricordo di quella violenza ancora la turbava”.
Pigozzi è sospeso da tempo dal servizio, dopo la condanna tre anni e due mesi (in primo e secondo grado) nel processo per le violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 per aver divaricato le dita di una mano a una persona che era stata fermata. Oggi non era presente in aula, la prossima udienza del processo a suo carico è prevista per il 20 maggio.