Genova. Tira ancora una brutta aria nelle città italiane, anche se il capoluogo ligure è fortunato per la presenza quasi costante del vento. A soli due mesi dall’inizio del 2011, infatti, sono già 22 i capoluoghi del Belpaese che hanno superato i 35 giorni di sforamento del PM10 consentito per legge. E perché su questo fronte non venga abbassata la guardia torna a viaggiare il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, oggi a Genova sul binario 19 della stazione di Principe dove rimarrà per tre giorni.
Il Treno Verde, realizzato quest’anno con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la collaborazione di Anci nell’ambito della campagna Patto dei Sindaci e con il contributo di Telecom Italia, porta a bordo tante informazioni sulla mobilità sostenibile, l’energia rinnovabile, il risparmio energetico, le scelte d’acquisto responsabili e la corretta gestione dei rifiuti. I ragazzi delle scuole, infatti, possono visitare i numerosi laboratori allestiti all’interno del convegno e ascoltare la spiegazione degli istruttori.
Al centro della ventiduesima edizione c’è la città, con particolare riferimento al Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), l’accordo europeo secondo il quale i Comuni si impegnano su base volontaria a realizzare, entro il 2020, piani di azione per rientrare negli obiettivi del 20-20-20 (ridurre del 20% le emissioni di CO2, aumentare al 20% il contributo delle rinnovabili e ridurre del 20% i consumi).
“Le amministrazioni cittadine, durante le tappe del Treno Verde, saranno dunque chiamate ad accogliere la sfida di lavorare alla sostenibilità ambientale: dall’energia all’efficienza energetica fino al corretto smaltimento dei rifiuti, trovando le giuste sinergie tra interessi pubblici e privati” spiega Alberto Corradi, assessore provinciale al Patto dei Sindaci.
“Di fronte a questa crisi economica e agli scempi delle guerre in corso, i comuni e gli enti locali che investono nelle definizione dei piani di azione per le energie sostenibili compiono un vero passo verso la green economy – spiega Santo Grammatico, coordinatore generale Legambiente Liguria – Genova deve impegnarsi molto da questo punto di vista e anche sulla questione di Amt, ad esempio, deve trovare quanto prima soluzioni. L’aumento del biglietto, infatti, non incentiva l’uso dei mezzi pubblici, ma anzi, incoraggia a servirsi delle auto e questo non deve accadere in una città che vuole essere smart city”.
Anche a Genova, come in tutte le altre città visitate dal convoglio di Legambiente, saranno effettuate rilevazioni sulle concentrazioni in atmosfera di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono. I dati saranno resi noti durante una conferenza stampa finale, che si svolgerà sabato alle ore 11.
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Jenny Sanguineti – Alberto Maria Vedova