Genova. Anche Gino Paoli era presente al taglio del nastro di Euroflora. “Credo che il segnale che può dare una mostra come questa sia di speranza, la cosa principale che possono offrire i fiori le piante – ha dichiarato – La speranza che il mondo cambi e che prenda un po’ della bellezza che c’è qua”.
“Ci siamo dimenticati di quanto faccia bene la bellezza, preferiamo la televisione, le guerre, le porcherie. La bellezza, invece, ha la funzione di elevarci – ha continuato Paoli, che ha anche svelato il suo fiore preferito. “Amo molto la mimosa – ha detto – si vede che oltre alle donne mi piace anche il fiore che le rappresenta. E’ il fiore che arriva per primo e per primo ti lascia. È fragile, vive poco e credo che il suo fascino risieda proprio in queste caratteristiche, nella sua caducità, nella sua impossibilità di durare e di essere afferrata”.
Jenny Sanguineti – Alberto Maria Vedova