Genova. Sarà l’assemblea degli autotrasportatori riunita questa mattina, dalle 10 nella sede del circolo dell’Autorità Portuale, a stabilire se confermare o meno il blocco dei servizi fissato per il 9 maggio e per i cinque giorni successivi.
“Presenteremo la bozza di accordo di programma che il presidente dell’Autorità portuale Luigi Merlo ci ha presentato – spiega Roberto Gennai, Cna autotrasporti – valuteremo il risultato delle trattative portate avente in queste ultime settimane e poi l’assemblea si pronuncerà”. Tre le possibili scelte: confermare il fermo, rimandarlo per la terza volta o lasciare che le rappresentanze sindacali proseguino il percorso.
“Nulla è escluso – commenta ancora Gennai – ora come ora non abbiamo certezze, né in positivo, né in negativo. Qualcosa abbiamo ottenuto ma su altri punti permangono grosse criticità”. Il riferimento è al problema che più sta a cuore alla categoria: i tempi di franchigia per le operazioni di carico e scarico merci. “Stando al rispetto delle regole, sono tempi impraticabili. Stiamo parlando del porto di Genova, una realtà complessa in cui si interseca anche la normativa nazionale, ma per l’autotrasportatore si tratta davvero di un problema serio. Su questo punto l’accordo di programma è a nostro avviso inadeguato”.
Le organizzazioni datoriali rimangono ferme sulle 2 ore per il carico e lo scarico, come nel decreto emanato dal sottosegretario Giachino. Le associazioni dell’autotrasporto, invece, chiedono 1 ora per lo scarico e 1 ora e mezza per la doppia operazione di carico e scarico contestuale. E se far funzionare velocemente il porto, con minori attese e una conseguente funzionalità più alta, è “l’obiettivo verso cui tutti dovremmo convergere”, è altrettanto vero, secondo Gennai che “il settore dell’autotrasporto non può pagare il prezzo per ciò che non funziona a dovere”.
“Il porto di Genova, con il lavoro fatto, ha un livello avanzato di buona prassi e di trattativa con le parti, ma ci sono ostacoli difficilmente superabili. Vedremo che cosa sceglierà l’assemblea – conclude Gennai – l’auspicio è di proseguire uniti, ma non è detto che tutti siano d’accordo sul tipo di percorso da intraprendere da oggi in avanti”.