Genova. Erano circa le 2 di questa notte quando si è conclusa l’occupazione della sede del consolato della Tunisia in via XX Settembre da parte dei venti tunisini che da ieri pomeriggio chiedevano le dimissioni del console, che a loro dire sarebbe “legato al dittarore Ben Alì”.
“Sono molto stanco, mi gira la testa. E’ stata una manifestazione di protesta, ma non mi sono mai sentito minacciato” ha detto il console tunisino, Slaheddine Ben Abid, all’uscita della sede consolare.
Tutti i manifestanti sono stati identificati e uno di questi, un uomo arrivato a Lampedusa nei giorni scorsi, è stato accompagnato in caserma. Secondo quanto spiegato da Ahmed, uno degli occupanti, due proteste si sono unite: da un lato famigliari di una segretaria che volevano spiegazioni per il mancato rinnovo del contratto della loro parente, e dall’altro un gruppo di manifestanti contro il regime dell’ex dittatore Ben Ali.
L’occupazione è iniziata ieri pomeriggio, subito sul posto sono arrivati polizia e carabinieri, ma la situazione pareva tranquilla, tanto da non dover intervenire.
Successivamente, nella notte, hanno raggiunto la sede del consolato tunisino anche il numero uno della Digos, Giuseppe Gonan, e il questo di Genova, Filippo Piritore.
Intorno alle 2 la conclusione dell’occupazione, i venti tunisini (tra cui anche donne e bambini) sono stati tutti identificati, mentre il console ha lasciato il consolato accompagnato dalla scorta.